25 febbraio 2011

Grazie alla vita



Ieri leggevo questo post interessante di Irene Bernardini.
A volte mi ritrovo a pensare alla mia vecchiaia e mi deprimo profondamente.
Ma non è la vecchiaia in sè che mi deprime, c'è modo e modo di invecchiare.
I vecchi della mia famiglia, sono stati tutti dei bei vecchi, con un finale molto dignitoso.
Ma se penso ai miei vecchi mi immagino una folla attorno a loro. Figli, cugini, generi, nuore.
Perfino Teodolinda a cui si prospettava la più solitaria delle vecchiaie dall'altra parte del mondo, si unì a noi. La Nonnina, che non aveva figli si "impossessò" della famiglia del fratello.
Certo ho un compagno, ed è già una grande cosa, ma non abbiamo figli e le pensioni....
meglio non pensarci. Così uno spera di mantenersi in salute e di poter badare a se stesso e di godersi la lettura, le passeggiate, la settimana enigmistica (che aiuta la memoria) o di morire di un colpo prima. E spera di poter mettere su nero su bianco che nessuno deve accanirsi su ciò che resta di lui se lui non può più decidere per se stesso
Per il funerale non ho alcun dubbio, sarà un funerale laico.
Voglio che si suoni Grazie alla vita di Violeta Parra, che la gente si incontri con piacere e che sorrida pensando agli aneddoti dei nostri pezzi di strada comune, che qualcuno cucini o che si mangi in compagnia. Scegliete dei bei versi. Fatemi cremare e disperdetemi sui monti o in mare (bello però, niente Jesolo o Sottomarina).
Perchè penso alla vecchiaia ed alla morte? Perchè fanno parte della vita e la vita per me è importante

8 commenti:

oriana ha detto...

ora non ho tempo di leggere, magari è anche ironico e divertente, ma mi sa che mi rifiuto di commentare un post sul tuo funerale....!!! :-(

Gloria ha detto...

Grazie per il filmato! Amo John Hannah, l'ho sempre considerato il mio marito ideale.
io non ci voglio pensare alla mia vecchiaia, ho una vaga idea di dove andrò a finire quindi non ci voglio pensare.
p.s. io al mio funerale vorrei "take me home, country roads" di john denver. il mio ultimo viaggio deve essere obbligatoriamente accompagnato da banjo e violini.

amanda ha detto...

@Gloria: prendo nota anche se a rigor di logica al tuo funerale non ci sarò per raggiunti limiti di età.

L'alternativa è la fondazione di casa tiffany

Marilina ha detto...

Che post coraggioso Amanda, parlare di morte quando viviamo in un'epoca in cui la si nega.
Io ne parlo serenamente come certa chiusura di questa nostra vita, ma tante persone fuggono e "scaramanticano".
Il luogo dove ho scelto di fare volontariato mi sta insegnando che vivere con dignità vuol anche dire morire con dignità.
Per quanto riguarda la mia dipartita, se avrò la fortuna di invecchiare bene conto di avere la libertà di scegliere, non posso pensare di non averla.
E' un problema che mi si potrebbe porre anche con uno dei miei cari.
Per il resto non riesco a pensarci, forse desidero che qualcuno che mi vuole bene decida come darmi l'ultimo saluto. Una messa, la musica, e poi tutti assieme (quelli buoni) a prendere thè e biscotti in maniera soft parlando di tutto tranne che di me.

Emilys ha detto...

ciao Amanda, spero che non sia stato il post sulla mia Trip a farti venire pensieri un pò tristi...però è vero che anche il "dopo" fa parte della vita, a volte è umano che il pensiero vada fin là...ma non troppo spesso! :-))

amanda ha detto...

una volte una soltanto Emilys :)

antonio lillo ha detto...

che bel finale per un post, così vero e profondo come non ne leggevo da tanto :)

amanda ha detto...

grazie Lillo, ben tornato :)